\paperw8895 \margr0\margl0 \plain \fs20 \sl240 \f1 \fs24 LÆavvento al trono inglese di Giacomo I (1603), se fu inizialmente seguito da un atto di perdono verso i vinti, vide pera
ltro anche lÆinstaurazione di un centralismo amministrativo pi∙ accentuato (furono quasi abolite le tradizionali libertα cittadine), mentre unÆAlta Corte sedeva in permanenza comminando severe sanzioni agli Irlandesi cattolici che rifiutavano il giuramen
to prescritto dallÆ\i Act of supremacy\i0 ; intorno al 1610 aveva inoltre inizio la colonizzazione (le cosiddette \i plantations\i0 ) del paese con elementi scozzesi e presbiteriani: e poichΘ persecuzione religiosa e confisca dei beni procedevano del par
i, anche le istanze nazionali e religiose confluivano in unÆunica aspirazione di libertα, mentre il clero romano assumeva nella vita politica quella posizione di guida, che manterrα anche nelle future lotte per lÆindipendenza.\par
La ribellione cattolic
a del 1641 (gli Inglesi furono massacrati a migliaia dai contadini dellÆUlster) dimostr≥ lÆinefficacia della politica di espropriazione parziale che esasperava gli animi, senza assoggettarli; e il parlamento inglese decise che, ad eccezione che nel Conna
cht, si procedesse ovunque, a favore dei mercanti speculatori inglesi, allÆesproprio totale delle terre (\i AdventurersÆ Act\i0 : febbraio 1642). La guerra civile inglese vide il clero diviso a favore del re (col nunzio apostolico G. B. Rinuccini) o dei
parlamentari; Dublino cadde in mano dei secondi e lÆIrlanda fu aperta alla conquista di Cromwell: questi prese Drogheda (settembre 1649), che sottopose a massacro, come anche Wexford, per vendicare le uccisioni del 1641; H. Ireton portava a conclusione l
Æimpresa, costringendo alla resa la fortezza di Galway (1652). Con lÆ\i Act of settlement\i0 (1652) circa 11 milioni di acri, su una superficie totale di 20, furono allora confiscati, per compensare gli \i adventurers\i0 che avevano finanziato lÆimpres
a, e insieme i soldati e gli ufficiali che avevano combattuto la guerra; una nuova classe di proprietari, protestanti, si stabil∞ pertanto sulle terre, ormai solo per un terzo in mano ai cattolici; mentre ai riformati fu assicurata la prevalenza nei prim
i nuclei industriali, nel commercio, nelle professioni liberali.\par
Ma durante i successivi regni di Carlo II e di Giacomo II la politica del parlamento di Londra, che sacrificava gli interessi degli allevatori dÆIrlanda allÆeconomia inglese, provoc≥ d
i riflesso lÆunione, sul piano degli interessi economici, dei protestanti ai cattolici. Nel 1690, il tentativo di restaurazione di Giacomo II polarizzava tuttavia ancora attorno alle forze alleate giacobite e francesi lÆopposizione cattolica e gaelica co
ntro i protestanti, nel tentativo di riconquistare le terre confiscate; ma la vittoria protestante sul fiume Boyne (1░ luglio 1690) liberava lÆInghilterra dalla minaccia giacobita e assicurava il possesso dellÆIrlanda a Guglielmo III dÆOrange. La pace di
Limerick, firmata da Guglielmo, che assicurava ai cattolici libertα religiosa e ai ribelli le loro proprietα, non fu rispettata dal parlamento, che sottopose con speciali ôleggi penaliö i cattolici a nuove gravi restrizioni religiose, economiche e polit
iche (dal 1691 i cattolici non saranno pi∙ eleggibili al parlamento irlandese, e dal 1727 neppure elettori): molti preferirono lÆesilio.\par
Con Giorgio III (re dÆInghilterra dal 1760) diminuiva il rigore delle sanzioni: anche in ricompensa della sua pa
rtecipazione attiva nella guerra dei Sette anni (1757-63), lÆIrlanda otteneva lÆattenuazione delle ôleggi penaliö, il riconoscimento a Dublino del rango di capitale, sede di un vicerΘ (1767); pi∙ tardi si ebbe il rafforzamento dellÆindipendenza del suo p
arlamento in seguito allÆazione politica promossa da Henry Grattan; nel 1782 furono revocate le leggi Poynings. Ma le aspirazioni dei seguaci di Grattan a una pacificazione interna e a normali rapporti con lÆInghilterra furono deluse dalle ripercussioni
della Rivoluzione francese: gli \i Irlandesi Uniti\i0 , fondati da Th. Wolfe Tone nel 1791 con il programma di uguaglianza confessionale e di piena indipendenza politica, si allearono con il Direttorio francese che tent≥ pi∙ volte, senza successo, lÆinva
sione dellÆisola.\par
E lÆinsurrezione popolare scoppiata nel maggio 1798 falliva anchÆessa lo stesso anno con la disfatta sui campi di Vinegar Hill. W. Pitt, nella convinzione che unÆunione parlamentare tra Inghilterra e Irlanda potesse evitare in avve
nire la pericolosa collusione con i Francesi di Bonaparte, restaurando insieme con lÆemancipazione politica dei cattolici (che non fu per≥ concessa) la pace interna, fece votare al parlamento inglese lÆ\i Act of union\i0 (maggio 1800), per il quale veni
va soppresso il parlamento di Dublino e lÆIrlanda inviava una rappresentanza di 100 deputati ai Comuni e 28 pari ai Lord, mentre giurava fedeltα alla corona inglese ônella successione protestanteö.
